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DOCUMENTARI II GUERRA MONDIALE
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DOCUMENTARI II GUERRA MONDIALE
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DOCUMENTARI II GUERRA MONDIALE

 

Documentari sulla seconda guerra mondiale in streaming. Guarda online video selezionati da Youtube sulla II guerra mondiale.

 


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La seconda guerra mondiale a colori - documentario streaming La Storia Siamo Noi

La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 ha visto confrontarsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta. Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. È considerato il più grande conflitto armato della storia, e costò all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri per un totale di 55 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono infatti direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, spesso deliberatamente indirizzate contro obbiettivi non militari. Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia dell'Olocausto perpetrata dai nazisti nei confronti del popolo ebraico. Al termine del conflitto si instaurò un nuovo ordine mondiale, fondato sulla contrapposizione, nota come "guerra fredda", tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, mentre l'Europa, ridotta ad un cumulo di macerie, perse definitivamente la propria egemonia sul pianeta.

 



La Caduta – Gli Ultimi Giorni Di Adolf Hitler

La storia riprende gli ultimi giorni di vita di Adolf Hitler, a partire dal giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, il 20 aprile 1945 fino al suicidio nel bunker di Berlino durante l’ultima battaglia. Fra mille pensieri, con le truppe sovietiche ormai prossime alla città e dopo essersi sposato con Eva Braun decide per il suicidio. Il film viene raccontato dalla ex segretaria di Hitler Traudl Junge…

 

 

 

 


 

 



I misteri del nazismo - parte 1- Rudolf Hess Documentario streaming Rai Edu Storia

Il nazismo (contrazione di nazional-socialismo) è un'ideologia e il suo conseguente movimento politico di origine tedesca, collegato all'avvento al potere in Germania nel 1933 da parte del suo principale ideatore Adolf Hitler, e conclusosi con la fine della seconda guerra mondiale e la vittoria militare delle forze alleate contro la Germania nel 1945. Il nazismo esprime una forma nazionalista e totalitaria di movimento d'estrema destra con iniziali mire operaiste (völkisch), opposta al socialismo internazionale di stampo marxista. Il termine nazional-socialismo reca in sé un'antitesi, dal momento che il nazionalismo è un movimento nazionale, mentre le correnti dominanti del socialismo sono orientate in senso internazionalista e universalista. Come per il fascismo, anche nel nazismo delle origini (e in particolare precedentemente al 1934, anno della purga contro l'ala sinistra del partito) è forte - anche se non egemone - una componente ideologica orientata più a sinistra, intesa in senso relativo al resto del partito[1]. Il nazismo trae origine dal partito politico guidato dal suo ideologo principale Adolf Hitler, l'NSDAP (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, "Partito operaio nazionalsocialista tedesco"), ed è basato su un programma politico indicato da questi nel libro Mein Kampf. Una volta raggiunto il potere tramite una regolare elezione politica, esso trasformò il sistema governativo in una spietata dittatura, con un programma sistematico di eliminazione anche fisica degli avversari politici e di persone appartenenti a categorie ritenute inferiori o dannose per la società, quali ebrei, slavi, nomadi, omosessuali, appartenenti a piccoli gruppi religiosi come i Testimoni di Geova, portatori di handicap fisico o mentale, i comunisti, i massoni - definiti nel complesso con l'aggettivo untermenschen, cioè "sub-umani"). Nel suo Mein Kampf ("La mia battaglia"), Hitler spiega chiaramente i motivi per cui intende perseguitare queste categorie: La sconfitta dell'esercito tedesco, invitto, al termine della prima guerra mondiale è scaturita da una pugnalata alle spalle inferta dal giudaismo internazionale con la complicità della massoneria, del bolscevismo internazionale, del nomadismo fomentatore di disordini e del pacifismo propugnato dagli omosessuali e da vasti settori religiosi, tutti quanti sotto l'egida del Papa a Roma. La Germania di questo periodo storico viene generalmente indicata come Germania nazista, mentre il periodo tra il 1933 ed il 1945 è propriamente conosciuto con il termine di "Terzo Reich" (in tedesco: "Das Dritte Reich", traducibile in italiano con l'accezione de "Il Terzo Regno"), storicamente riconducibile ai due precedenti imperi tedeschi. Il Primo Reich fu fondato nel 925, dopo la dissoluzione dell'Impero Carolingio, da Ottone I , che fu incoronato da papa Giovanni XII e divenne il primo imperatore del Sacro Romano Impero germanico (962). Il Primo Reich continuò fino all'inizio del XIX secolo: dopo la pace di Presburgo (odierna Bratislava, capitale della Slovacchia, il 26 dicembre 1805, e la nascita della Confederazione del Reno (uno stato fantoccio controllato da Napoleone, luglio 1806), Francesco II d'Asburgo rifiutò la corona di imperatore (agosto 1806), mettendo fine così al Primo Reich. Il Secondo Reich corrisponde al nuovo stato unitario germanico dopo la vittoria sulla Francia (la Germania guglielmina degli Hohenzollern, 1871 - 1918) e venne fondato dal cancelliere prussiano Otto von Bismarck nella città di Versailles (1871). Il Secondo Reich aveva una struttura federale che venne mantenuta anche dopo la sua caduta, che coincise con la sconfitta tedesca nella prima guerra mondiale e la creazione della Repubblica di Weimar (nota ugualmente come "Deutsche Reich", seppure repubblica; infatti, il primo articolo della costituzione della neonata repubblica - 1919 - testualmente così recitava: "Das Deutsche Reich ist eine Republik", ovvero "Il regno germanico è una repubblica"). Nazismo e nazionalsocialismo (in tedesco Nationalsozialismus) erano utilizzati anche all'epoca come sinonimi anche dagli interessati, il primo diventando dominante ed acquisendo una connotazione dispregiativa con la fine della seconda guerra mondiale. Gli aderenti al nazismo erano detti nazisti. Il nazismo in quanto tale è fuorilegge nella Germania odierna, anche se alcuni movimenti ad esso apertamente ispirati, denominati neonazisti, continuano ad operare in Germania e all'estero, salvo essere talora colpiti da provvedimenti amministrativi o giudiziari. Alcuni storici revisionisti, talora di tutt'altra provenienza politica o persino ebrei promuovono teorie o esercitano azioni di propaganda che negano o minimizzano l'Olocausto e altri atti dei nazisti comunemente considerati riprovevoli, o in altri casi tendono a gettare una luce positiva su politiche naziste o su eventi che hanno visto coinvolti esponenti nazisti.



 

Le Armi della Seconda Guerra Mondiale

Lista di veicoli della Wehrmacht nella seconda guerra mondiale

Carri armati
* Panzer I
* Panzer II
* Panzer III
* Panzer IV
* Panzer 35(t)
* Panzer 38(t)
* Panther
* Tiger I
* Tiger II

Autoblindo
* SdKfz 221
* SdKfz 222
* SdKfz 223
* SdKfz 231
* SdKfz 232
* SdKfz 233
* SdKfz 234 Puma
* SdKfz 263

Veicoli semicingolati
* SdKfz 2 kleines Kettenkrad
* SdKfz 6
* SdKfz 7
* SdKfz 10
* Maultier
* SdKfz 250
* SdKfz 251

Semoventi
* Hornisse o Nashorn
* Hummel
* Grille I/II
* Wespe
* Brummbär
* Sturmtiger
* Sig

Cannoni d'assalto
* Sturmgeschütz III
* Sturmgeschütz IV
* Sturmhaubitze 42

Cacciacarri
* Panzerjäger I
* Hetzer
* Jagdpanzer IV
* Jagdpanther
* Marder I
* Marder II
* Marder III
* Nashorn
* Jagdtiger
* Elefant

Semoventi contraerei
* Mobelwagen
* Wirbelwind
* Ostwind
* Flakpanzer 38(t)

Carri telecomandati
* Borgward B IV
* Goliath

 

I carri armati della seconda guerra mondiale

 

 



Olocausto Campi di Concentramento Nazisti

Il termine olocausto (dal greco holos "completo" e kaustos "rogo") è stato introdotto alla fine del XX secolo per riferirsi al genocidio compiuto dalla Germania nazista di tutte quelle persone ed etnie ritenute "indesiderabili" (omosessuali, ebrei, oppositori politici, zingari, testimoni di Geova, pentecostali, ecc.), in particolare si stima che sei milioni di ebrei siano stati sterminati. La parola "olocausto" sta a significare sacrificio; ossia grave rinuncia deliberatamente sopportata in vista di uno scopo. Per decenni il termine è stato utilizzato, a seguito dell'editoriale comparso nel 1942 sulle pagine del «Jewish frontier»,[senza fonte] per descrivere il sacrificio di vite umane a cui gli ebrei hanno dovuto sottostare sotto il periodo nazista. In greco il termine, che significa "tutto bruciato", si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli Ebrei dalla Torah: si trattava di sacrifici di animali uccisi e bruciati sull'altare del tempio. A partire dalla metà del secolo XX il termine olocausto viene utilizzato anche per indicare massacri o catastrofi su larga scala. A causa del significato religioso del termine, alcuni, ebrei ma non solo, trovano inappropriato l'uso di tale termine: costoro giudicano offensivo paragonare o associare l'uccisione di milioni di ebrei ad una "offerta a Dio". A seguito di alterne e contraddittorie vicende politiche,tra cui il problema del mancato rientro (alyha) degli ebrei della diaspora nel neo stato di Israele, promesso alla fine della prima guerra mondiale dall'Inghilterra[non chiaro] il termine olocausto ha assunto nel tempo una diversa denominazione al fine di garantire anche agli ebrei attualmente rimasti fuori dello stato ebraico (ebrei della diaspora) il diritto di godere della cittadinanza israeliana. Popolazione ebraica in Europa nel 1939 Il termine Shoah, tratto dal titolo del documentario di 9 ore realizzato dal regista ebreo Claude Lanzmann nel 1985 narrante le vicende storiche della seconda guerra mondiale, è stato adottato solo recentemente per descrivere la tragedia ebraica di quel tragico periodo storico e allo scopo di sottolinearne la unicità rispetto ai molti altri casi di genocidio di cui purtroppo la storia umana fornisce altri esempi.

 

Auschwitz, la fabbrica dello sterminio 1/5

 

Auschwitz, la fabbrica dello sterminio 2/5

 

Auschwitz, la fabbrica dello sterminio 3/5

 

Auschwitz, la fabbrica dello sterminio 4/5

 

Auschwitz, la fabbrica dello sterminio 5/5

 

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